Il mercato europeo della mobilità condivisa è particolarmente attivo e dinamico, caratterizzato da frequenti gare d’appalto indette da città con volontà di regolamentare il numero di operatori, e da importanti movimenti legati a fusioni e acquisizioni, startup e talvolta chiusure. Tuttavia, a dispetto del numero fluttuante degli operatori del settore, la sharing mobility è un mercato indubbiamente in crescita, perché risponde a un’esigenza reale delle città.

Sebbene  i recenti sviluppi evidenziano una tendenza alla riduzione del numero di operatori di mobilità condivisa, secondo l’Osservatorio Nazionale sulla mobilità condivisa, il fatturato del mercato italiano della mobilità è in crescita: la sharing mobility ha superato i 178 milioni di euro nel 2022, con un aumento del 38% rispetto al 2021 e più che raddoppiando il dato del 2020.

Dopo una fase di forte espansione, che ha visto il proliferare e l’entusiasmo di tanti operatori, oggi il mercato della sharing mobility è giunto ad una maturità e ad una maggior consapevolezza. Oggi la mobilità condivisa è un modello economico reale, in cui gli standard qualitativi e l’efficienza di un servizio sono i fattori decisionali per le pubbliche amministrazioni, per i privati e per le aziende.

Ad esempio a Roma il numero di operatori autorizzati a noleggiare i propri scooter in sharing negli ultimi due anni è sceso da quattro a uno, a Milano da sette a uno, Parigi invece ha vietato il noleggio di monopattini in sharing sia limitato a tre il numero di operatori di scooter elettrici in sharing; ma anche Bruxelles che dovrebbe presto decidere di tenerne solo due.

La rivoluzione degli scooter elettrici in sharing

In questo contesto, il mercato specifico del noleggio di scooter elettrici in sharing è molto più di una semplice tendenza, che negli ultimi anni ha conquistato le strade delle principali città europee e ha stabilito un nuovo standard per la mobilità urbana. È una rivoluzione, un settore solido e soprattutto essenziale, che offre soluzioni moderne e sostenibili per soddisfare le esigenze di mobilità delle città. Il loro principale vantaggio è che sono alimentati da energia pulita, e contribuiscono a ridurre il carbon footprint e a migliorare la qualità dell’aria urbana e l’ambiente acustico. Per gli utenti, questi scooter elettrici condivisi combinano il comfort di un veicolo a motore con la facilità di utilizzo necessari per muoversi con agilità nelle strade, spesso congestionate dei centri urbani. Il vantaggio è anche economico, poiché i costi di utilizzo sono mediamente inferiori a quelli del possesso di un veicolo tradizionale. È un mezzo perfetto per contribuire a collegare in modo efficiente le varie reti di trasporto pubblico in tutta l’area urbana.

Cooltra, presente in Italia dal 2017, è oggi leader con il 100% di mercato nelle tre maggiori città italiane continuando ad investire per offrire un servizio sempre più vicino alle esigenze dei cittadini. Nell’anno corrente ha inaugurato il nuovo headquarter su Roma, ha avviato il servizio di sharing a Torino con 300 scooter elettrici e inaugurato il servizio delle ebike con 150 unità. Partiti con 250 scooter nella sola città di Roma, oggi Cooltra conta ben 3.500 veicoli elettrici tra Milano, Torino e Roma, con più di 1.500 scooter noleggiati da aziende in tutta Italia.

Cooltra continua a crescere, confermando la preferenza degli italiani che continuano a scegliere il brand per la sua affidabilità e consistenza sul lungo periodo.

Solo in italia, dal 2017 ad oggi oltre 500.000 utenti hanno scelto Cooltra, superando i 6 milioni di noleggi, 30 milioni di km percorsi,  e contribuendo al risparmio di 2.500 tonnellate di Co2, che è l’equivalente di oltre 40.000 alberi piantati.